Formazione e corsi: dall’altro lato della barricata

In un periodo molto difficile per la formazione, organizzare corsi autofinanziati spesso diventa davvero un’impresa: chi se ne occupa lo sa, occorre mettere d’accordo le esigenze più disparate ed è una operazione tutt’altro che facile.

Pianificare, organizzare, contattare, pubblicizzare, raccontare, aspettare.

Dietro ogni corso autofinanziato che parte, dietro ad ogni aula piena che al mattino vediamo, dietro ad un docente che sorride ai suoi corsisti c’è un grande lavoro di squadra e portare a casa un risultato è fonte di grandissima soddisfazione per ogni membro del team.

Per ogni corso che prende il via ce ne sono altri che non riescono ad andare in porto, nonostante tutto il lavoro che c’è dietro e l’abnegazione di chi vi si è dedicato.

Dai corsi che non riusciamo a far partire cerchiamo ogni volta di capire dove sia l’errore, che cosa possiamo migliorare, che cos’è che non ha funzionato: ogni volta un tassello in più, in un lavoro in cui c’è quotidianamente da imparare.

Però poi succede che un corso si conclude, raccogli i feedback e il risultato che ne ottieni è di piena soddisfazione da parte della stragrande maggioranza degli utenti (da parte di tutti sarebbe impossibile): questo è accaduto per i corsi di Digital Forensics della settimana scorsa, per fare un esempio.

Succede che ti arrivino attestazioni di stima anche a distanza di tempo, nei modi più inaspettati e assolutamente graditi.

E questo è senza dubbio il motore principale del nostro lavoro: essere consapevoli che ci saranno molte battute d’arresto ma anche tanti riconoscimenti a premiare l’impegno.

Grazie davvero, a nome di chi è da questa parte della barricata 🙂

Da parte nostra, faremo tesoro delle vostre osservazioni e cercheremo di migliorare ogni giorno, investendo continuamente nei nostri docenti, nell’organizzazione e nelle infrastrutture.